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La sonda Chang’e-4 è finalmente atterrata sulla faccia nascosta della Luna, quella che normalmente dal nostro pianeta non riusciamo a vedere. Si tratta di una missione unica nel suo genere, e di un avvenimento storico, in quanto mai nessuno fino ad ora si è recato sull’altro lato lunare. È quindi la Cina per prima a sfatare questo tabù. Questa mattina, mentre in Italia era notte fonda, la sonda ha toccato il suolo lunare. La notizia [VIDEO] è stata confermata anche dalla China National Space Administration.
Missione iniziata il 7 dicembre 2018
Il lungo viaggio della Chang’e-4 è cominciato lo scorso 7 dicembre. Il lancio è avvenuto dallo space center di Xichang.
I media cinesi, e la stessa agenzia spaziale nazionale, hanno seguito con il fiato sospeso tutta la missione. Atterrare infatti sul lato nascosto del nostro satellite [VIDEO] non è impresa facile, in quanto, come riferiscono anche i colleghi del quotidiano Repubblica, si tratta di una zona montuosa e impervia. La sonda, nonostante queste difficoltà logistiche, è riuscita ad atterrare senza particolari problemi, in un’area quasi pianeggiante. Chang’e-4 arriva sul lato nascosto della Luna 50 anni dopo Neil Armostrong che, come si ricorderà, fu il primo uomo a calpestare il suolo lunare nel lontano 20 luglio 1969. Il programma cinese di esplorazione lunare è molto ambizioso, Pechino infatti sta investendo miliardi per l’esplorazione del nostro satellite. Già l’anno prossimo prevede di inviare un’altra sonda, la Chang’e-5, la quale sarà addetta a prelevare campioni di terreno dalla superficie lunare e portarli sulla Terra, in modo da studiarli.
Nel 1959 i sovietici ripresero le prime immagini del lato nascosto
Furono i sovietici, nel 1959, a riprendere per la prima volta il lato oscuro della Luna, e mostrarlo al mondo. Da allora il desiderio di sapere cosa si nascondesse dall’altra parte è aumentato sempre di più. Oggi, finalmente, la sua esplorazione può cominciare. I cinesi hanno preparato la missione con grande accuratezza, inviando in un primo momento, a maggio dello scorso anno, il satellite Queqiao (“Ponte di Magpie”), il cui compito è quello di fare da tramite tra la sonda posata sull’altro lato del satellite e la Terra. Grazie a quest’ultimo satellite l’agenzia spaziale cinese potrà ricevere le immagini del “dark side” del nostro satellite. La sonda è ovviamente stata anche progettata per resistere ai grandi sbalzi termici che ci sono sulla Luna: un giorno lunare dura infatti 14 giorni terrestri, periodo in cui la temperatura scende durante la “notte lunare” a circa -173 gradi Celsius, in confronto ai +127 gradi del giorno, periodo in cui il satellite viene illuminato dal Sole. Ricordiamo a tal proposito che la Luna non ha un’atmosfera, a differenza dei pianeti, proprio come la Terra.