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L’Aula Consiliare di Palazzo delle Aquile ospiterà il doppio evento con cerimonie aperte al pubblico. Il mattino di mercoledì 5 aprile 2017 con inizio alle ore 10, le eccellenze 2017 proclamate da Premio Arte Pentafoglio e il vincitore di Visibilis deciso dal critico dell’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese saranno insigniti.
A concludere un particolare buffet le cui prelibatezze sono già state affidate alle cure sapienti della struttura alberghiera a 4 stelle “La Casa di Evita Art e Design”.
Fondato nel 2011, il Premio Arte Pentafoglio è l’onorificenza orientata ad insignire annualmente Capi di Stato e di Governo, vertici delle Istituzioni Civili e Militari, Artisti, Letterati e Scienziati di chiara fama, eccellenti operatori commerciali ed economici, alti prelati e comuni cittadini che, spesso nell’ombra, si sono impegnati nel volontariato in difesa dei diritti umani, della legalità e della pace, testimoniando così la continua elevazione dell’Umanità attraverso l’operosità e la cultura. La natura del Premio Arte Pentafoglio e delle sue istituzioni è umanitaria, filosofica e morale. È dotato dell’immagine del Myosotis, fiore a cinque petali conosciuto come “Non ti scordar di me”. Si fregia della Bandiera Italiana. È il Premio Internazionale che, nel quadro delle sue attività istituzionali, opera a fianco di Ambasciate, Ministeri, Consolati, Organismi Internazionali tra i quali UNESCO, UNICEF, Rotary, Lions, Corpi Militari e delle Forze dell’Ordine, Università, Scuole Pubbliche e Centri di alta Formazione. Prima edizione 2011.
La sala del Consiglio Comunale è detta Sala delle Lapidi per le numerose iscrizioni commemorative che ne decorano le pareti, con fatti di alto rilievo della storia municipale di Palermo. La sala conta 66 lapidi (molte delle più recenti sono dedicate a chi ha lottato per la legalità contro la mafia: Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Libero Grassi, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone). La prima fu posata nel 1591, l’ultima in ordine di tempo è quella dedicata a Piersanti Mattarella, affissa l’1 maggio 2013. La sua origine è coeva alla fondazione del palazzo (1470), le lapidi furono poi risistemate nel 1875 da Gioacchino Di Marzo. Nel 1591 venne affidato il progetto per la decorazione della sala al poeta monrealese Antonio Veneziano per volontà del Pretore Andrea Salazar, con il proposito ‘di accrescere il lustro della città’. La sala venne decorata con dipinti di vedute di Palermo e tetti dorati, venne anche arredata con comodi ed eleganti sedili per i giurati. Questa sala, destinata in origine al Pubblico Consiglio e in seguito anche a cerimonie e feste, ha murate alle pareti delle aste in ferro riproducenti antiche misure siciliane. Appeso al soffitto ligneo c’è un prezioso lampadario secentesco di legno intagliato, il pavimento antico in marmo intarsiato, proviene dall’Oratorio della Pace ed attualmente è coperto da una moquette per garantirne la conservazione.
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