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IL DIVORATORE DI ANIME – Capitolo 107

DiPietro Sciandra

Feb 27, 2017

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Capitolo 107

Riserva Naturale Monterano

(Canale Di Monterano (in foto)/Roma-Italia)

Monterano, 25 luglio 2004

Le rovine del parco

Mi sono recato in questo parco con molta curiosità e con uno spirito molto avventuroso. Dopo l’intera giornata di pioggia, qui a Monterano il terreno era comunque abbastanza praticabile. La forte piaggia ci ha alleggerito e reso piacevole il lungo cammino a piedi. Al parco io sono andato con 4 persone, mio padre, mio fratello, mio cugino e mio zio. La traversata in fuoristrada è stata molto avventurosa e caratteristica. Nonostante il terreno si fosse ammorbidito molto per via della pioggia, non abbiamo avuto problemi con il nostro mezzo pesante. Per fortuna il caldo non si è presentato, la giornata è stata molto umida, con tutto che non c’è stata pioggia per tutto il tempo che abbiamo visitato il parco. Le nuvole erano enormi e nere, cariche di pioggia da fare paura. Questo sembrava quasi un presagio di distruzione e di allagamenti, come se una forza misteriosa volesse punirmi in qualche modo. Io non so perché ma mi sento come se Dio provasse odio nei miei confronti. Potrebbe anche essere? Forse si. Lo so che nessuno potrebbe credere a tutto ciò, ma in alcune circostanze, ti viene da pensare a certe cose, o forse solo per me vale questo; considerando che io non sia più come gli altri.

Tornando alla visita al parco; ho notato molti sentieri molto interessanti, molto stretti e ricoperti da molto muschio. In alcuni punti il sole non ci arriva quasi mai. I sentieri sono tuttavia molto ripidi, e bisogna tenere molta prudenza quando ci si incappa.

Le cascate sono comunque abbastanza spettacolari, come ad esempio la cascata del sentiero Diosilla. L’acqua del fiumicello di questo sentiero era nera; e mi ha dato la sensazione di un brutto presagio, come se volesse significare l’arrivo di qualcosa di spiacevole. Ho avuto la strana sensazione come se quella cascata detestasse la mia presenza.

Lasciata la fuoristrada; abbiamo dovuto continuare il cammino a piedi; perché è severamente vietato visitare il parco coi mezzi a motore. Non ci sono particolari animali, almeno allo scoperto. Ho visto due cavalli davvero molto belli e ben curati. La marcia a piedi è stata molto lunga e abbiamo incontrato delle piccole vecchie case. Sembrava di essere come in una foresta che dovesse nascondere qualcosa. Ho avuto la sensazione di sentirmi come osservato, come se ci fossero delle creature nascoste ed immonde. A volte; i posti più tranquilli e più isolati potrebbero risultare più intriganti; ma al tempo stesso più pericolosi ed insidiosi.

Io, il principe Riccardo Croce, mi sento il vero padrone qui, anche se a volte ho la sensazione che questo parco mi rifiuti e mi respinga. Questo parco sarebbe un posto perfetto per le esercitazioni dei miei Sin Alma; perché qui imparerebbero nuove tecniche di combattimento e si perfezionerebbero ad agire sempre meglio di nascosto come ombre. A parte ciò; ora siamo arrivati al punto delle rovine del parco. Difatti il parco ha tre siti archeologici. Visitare le case in rovina è stato molto emozionante, che davano la sensazione di “case morte”. Tutto ciò mi ha incuriosito più di quanto mi aspettassi. Difatti, le rovine delle case erano tutte senza tetto e molto alte. La chiesa distrutta mi ha dato una strana emozione. Difatti, l’altare ancora intatto mi ha fatto pensare come se io mi dovessi trovare a quel posto, ma non per celebrare una messa, ma per rivolgermi ai miei Sin Alma; i miei sudditi; le mie anime uccise. Difatti, una chiesa in rovina, senza croce, ma con ancora un altare, mi dà l’idea dei Sin Alma; perché è come se la chiesa in rovina rappresentasse la morte dell’anima della chiesa. La chiesa è la casa di Dio e quindi dei cristiani, ma morendo la chiesa, diventa la casa delle anime uccise. Una chiesa abbandonata e rovinata è una chiesa uccisa e con tutto che sia una cosa materiale, raccogliendo le anime di tutti cristiani, la chiesa muore. Quindi una chiesa abbandonata potrebbe rappresentare le anime uccise. Questo è molto difficile da comprendere, non lo metto in dubbio; ma bisogna provarci.

A volte non serve vedere con gli occhi, ma nemmeno con il cuore è sufficiente, a volte bisogna vedere con lo spirito della morte. La morte non è il nulla, ma è il secondo inizio. Una chiesa uccisa, difatti viene abbandonata, evitata, disprezzata perché non fa più parte del mondo cristiano, è vista come un relitto, un edificio distrutto, ma non sconfitto.

Il Sin Alma è lo stesso, difatti potremmo rappresentare un Sin Alma con una chiesa decrepita ed abbandonata. Difatti, il Sin Alma è un vivente morto, la chiesa abbandonata è una vivente morta. Spero che riusciate a seguire il mio ragionamento. Sia il Sin Alma (anima uccisa), sia la chiesa uccisa, esistono ancora materialmente, ma le loro anime sono morte; e secondo me nessun edificio può rappresentare un’anima uccisa meglio di una chiesa. La chiesa senza croce non è solo sconsacrata, ma le è stato tolto Dio; questo bisogna ricordarsi; e quindi rimane sempre una chiesa, ma senza Dio.

Il Sin Alma è lo stesso, gli è stato tolto Dio, ma rimane sempre un uomo anche se all’apparenza potrebbe risultare un animale.

La chiesa è lo stesso; potrebbe risultare una chiesa-mostro perché è senza Dio; ma rimane una chiesa; finché non viene abbattuta. Quindi è peggio così; perché è la morte peggiore, perché se la chiesa fosse stata abbattuta mentre era ancora una chiesa sarebbe stata una cosa, ovviamente sempre fatale; invece per la chiesa morire senza anima (senza Dio, sconsacrata) e continuare ad esistere è come morire una volta, soffrire e poi morire una seconda volta. La cosa peggiore è morire senza anima. La chiesa senza anima è più debole; perché gli eventi di forza maggiore la rovinano sempre di più senza riuscire a distruggerla, e così i Sin Alma che con gli eventi di forza maggiore si rovinano sempre di più senza essere distrutti; al male non c’è mai fine. Invece il bene prima o poi finirà.

Per questo; io il principe dei Sin Alma; il “divoratore di anime”, Riccardo Croce; ho scelto questo paragone, perché la chiesa distrutta rappresenta me; perché io ero il cavaliere che difendeva la Chiesa, e morendo la mia anima è come se io fossi diventato una chiesa-mostro. Io che ero l’angelo più vicino a Dio; io che sono stato abbandonato da Dio e mi sono messo contro di lui prima e contro l’inferno dopo. Io che ho il coraggio di un drago, ho scelto di paragonare la chiesa in rovina ai Sin Alma; perché nessuna cosa poteva essere più adatta.

Ogni chiesa è una casa per le anime cristiane, ogni corpo è la casa per un’anima. Questo è importante ciò che si porti fuori; ma anche ciò che si è dentro. Una chiesa senza cristiani è niente; un corpo senza anima è niente. La vera vita è quella interiore e non esteriore; difatti noi viviamo veramente nella nostra casa e non quando siamo fuori. Siamo autentici dentro e finti quando usciamo, per questo la vera vita è dentro casa, perché viviamo la nostra vera anima ed a volte proviamo ad avere il coraggio di vivere fuori come viviamo dentro.

La lunga camminata nel parco prosegue; il cielo è nuvoloso, ma non piove; anche se ogni tanto si sente un rombo nel cielo ad annunciare l’imminente arrivo della pioggia, che invece non giunge. Le rovine del parco sono molto affascinanti e ce ne sono altre da osservare con attenzione, come la grande villa del 1677. La villa è veramente enorme, senza tetto, mura altissime, vasti spazi. La villa sembra la vera regina del parco, come se il parco nella sua tristezza avesse ridato la vita alle rovine. Difatti, per quanto possano sembrare senza vita, le rovine sembrano avere acquisito una seconda vita, ma appunto senza anima, perché nessuno può vivere due volte conservando l’anima. La morte è necessaria per rigenerarsi.

Lo so che tutta questa violenza, questa fatalità, questo evento irreversibile possa anche non piacere e sembrare noioso, ma purtroppo è così.

In una città abbandonata ed in rovina, le rovine stesse diventano i “nuovi” abitanti, perché rimangono gli unici segni distintivi di quella cultura e di quel popolo. Anche una casa può diventare un mostro. Basta pensare ad una casa infestata da fantasmi. Quindi, potete venire al mio ragionamento di considerare sia una città un mostro, in grande scala, sia una casa un mostro. La mostruosità si crea sempre dalla morte dell’anima, da non confondere con lo spirito, perché lo spirito cambia, si rafforza ed è immortale, e poi lo spirito può essere anche temporaneo. Invece, l’anima è continuativa, sempre esistente e sempre uguale, e purtroppo a differenza dello spirito può morire. L’anima è come se fosse la seconda salute di una persona o in questo caso di una cosa, facendo il rapporto. Invece, lo spirito sarebbe l’umore di un’anima e può essere un giorno in un modo e da un momento all’altro può diventare di un altro.

Solo Dio e Satana hanno sempre lo stesso spirito, difatti Dio ha lo Spirito Santo, e Satana ha lo spirito maligno. Nessun uomo è così forte da avere sempre lo stesso spirito, perché per quanto si possa credere forte l’uomo è sempre troppo debole.

Le vere forze sono quelle che non si possono vedere, perché esse sono sconosciute e fuori dalla portata di ogni occhio umano. Stavo appunto dicendo che la villa è come se rappresentasse la sovrana del parco e di tutte le rovine; perché in un parco privo di animali; salvo alcuni cavalli, essa sembra essere la crudele regina che è diventata cattiva perché è stata uccisa solo per metà. Distrutta ma non abbattuta, è questa la peggiore di tutte le maledizioni, la prima regola che crea anche un Sin Alma.

Io, Riccardo Croce; che rappresento Satana in questo secolo, ho scoperto cose così terrificanti che non pensavo di pensare prima di tutto ciò che mi è successo. Non mi sarei mai sognato di cercare qualcuno come me; e non si tratta di amore; ma di riscatto; è diverso. Gli uomini si rifiutano di credere in ciò che non vedono; non si tratta di essere ingenui a credere in ciò che non si vede; ma in ciò che esiste e che non si vede, è differente. La fiducia non è mai una colpa; purtroppo molte persone credono sempre nelle persone sbagliate; è difficile sapere di chi fidarsi veramente.

Persino io; che credevo di fidarmi così ciecamente di Dio; ma mi sono trovato pentito ed ucciso da lui stesso! Tutto ciò potrebbe sembrare senza senso; ma non è così.

La scienza non può spiegare certe cose; ed anche se a volte si potrebbe avvicinare a certe conclusioni; non potrà mai comprendere. Il diavolo si identifica con ciò che il genere umano non potrà mai comprendere. Difatti, quando ci sono degli strumenti complessi ed incomprensibili, alcuni li chiamano diavolerie. Il diavolo è complesso ed incomprensibile. Nessun uomo può spacciarsi per me di sua propria volontà, perché io non ho scelto di essere così.

Tornando alla visita al parco; abbiamo visto un’altra chiesa abbandonata. L’ingresso era inagibile, una trave impediva l’entrata. La chiesa era senza tetto e non c’era nulla all’interno, non c’erano che frammenti di rovine e terra. Una chiesa completamente vuota. Una chiesa in rovina e completamente vuota dà un chiaro segnale di sofferenza e di disperazione oltre che l’abbandono. Sembra che questa chiesa chieda di essere abbattuta; come se fosse su tutte le furie per essere in quelle condizioni senza nessuno che l’abbatta o la restauri. Una chiesa Sin Alma. Si, avete letto bene; questa chiesa è come i Sin Alma, perché o si suicida, oppure porta rovina agli altri. La chiesa è come se chiedesse di porre fine alla sua esistenza, perché essa è veramente morta quando non esiste neppure il ricordo, e questa chiesa non vuole essere ricordata come una chiesa vivente-morta.

I Sin Alma infatti non vogliono essere ricordati per quello che sono, ma per quello che erano, e vedendo il contrario delle cose che sono veramente, si accorgono di soffrire sempre di più. I Sin Alma rimpiangono di essere morti solo per metà. Tutto ciò sembra strano da comprendere ma esterna un lugubre fascino; perché sembra così difficile distruggere completamente le cose; ma è come se le si distruggessero solo per metà; per l’appunto la “mezza morte”. Tutto ciò è strano; perché tutto ciò che somiglia all’uomo od è dell’uomo sembra avere lo stesso destino dell’uomo in un certo senso.

Anche se è completamente deserto il parco; ci sono dei nuovi abitanti in questo parco. Per quanto questo parco possa sembrare pieno di vita; per via della natura; i cavalli, ed alcuni uccelli; tutto questo sembra solo di passaggio. Difatti mi sembra che i veri abitanti di questo parco siano le creature nascoste e dell’ombra; come i pipistrelli; i ragni, le lucertole e gli scarafaggi e forse anche i topi. Questo parco mi dà la profonda sensazione di essere governato dalle creature delle tenebre. Il mondo di superficie è solo un mondo parallelo e contrastante.

Oramai ci stiamo dirigendo tutti e cinque verso la fuoristrada. Il ritorno a casa è vicino ed imminente. Oramai sono quasi le ore 18:20, anche se sembra che deva piovere, la pioggia ancora non si vede. Ho avuto la sensazione oggi, come se il mondo delle tenebre fosse sempre vicino a noi ogni giorno, ed ho scoperto che tornando al mondo normale mi sembra tutto così diverso, è come se uscendo dal parco mi fossi accorto che il mondo civilizzato non mi appartenga più. Questo è molto strano, perché a volte girando per il mondo trovi veramente un posto che ti trasmette la giusta tranquillità con il suo avvincente fascino. Le riserve naturali, al tempo di oggi, sembrano non fare più parte di questo mondo. Il mondo è diventato tutto così complesso, che quasi le cose semplici potrebbero apparire inutili, ma non è così; perché ogni tanto, trovarsi in un posto isolato dal resto del mondo, ti costringe per forza a pensare. Oramai la fuoristrada è vicina. Stiamo arrivando alla casa di mio cugino e da lì prenderemo la nostra automobile per ritornare a casa.”

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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