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fotografa Ludovica Paolillo
Poesia, Musica, Genio. Livio Della Gala.
Gemini sta per compiere un anno e, con più di 30 esibizioni live, Livio Della Gala viene considerato uno dei più innovativi e influenti musicisti nel rock acustico Made in Italy.
Attualmente sotto contratto con l’etichetta (R)esisto l’artista ha accumulato fan e crediti in più di 60 nazioni, suonato in più di 15 location e, il 6 novembre 2016, premiato al JailBreak Live Music Club di Roma nel corso del Festival Internazionale “Anime di Carta”. Proprio durante l’esibizione del 6 novembre, con la sua, ormai famosa, “Aurora Borealis”, ha incantato il pubblico, rimasto in silenzio per qualche secondo dopo la fine dell’esecuzione del brano, per poi scoppiare in un caloroso applauso.
Gemini ha fatto risvegliare l’interesse nella poesia in musica, arte che molti anni fa mise in atto Fabrizio De André con le Antologie di Spoon River e poi Francesco Guccini con l’interpretazione di vari soggetti letterari, come Don Chisciotte o Cyrano De Bergerac.
Gemini è disponibile all’ascolto su tutte le piattaforme online (Spotify, Itunes, Amazon, etc”.
Ho personalmente richiesto a Livio Della Gala un’intervista e non ha esitato nell’accettare volentieri per questo lo ringrazio di cuore.
Silvana Antonozzi: Ciao Livio, è un piacere poterti intervistare, anche se, purtroppo, per questioni di distanze non può essere un’intervista di persona.
Livio Della Gala: Ciao e grazie, è sempre un piacere poter rispondere a qualche domanda. Per un’eventuale intervista con video la effettuerò tra poco tempo con il portavoce di un’altra testata.
-Innanzitutto, per chi, come me, ha la propria copia di Gemini da mesi, che ormai si sta consumando, quanto dobbiamo aspettare per un tuo prossimo lavoro?
-Ah, subito al sodo. A breve inizierò un lavoro dedicato solo alla reinterpretazione di alcuni brani. Sarà un home recording che verrà pubblicato solo su YouTube. Successivamente inizierò le registrazioni per il prossimo album. Sono già pronti 10 brani e ho la copertina già bella preparata, pronta per esser stampata.
-Quindi hai in programma già altri due album, compreso quello che pubblicherai su Youtube?
-In verità ne ho in programma quattro. Nei prossimi tre anni saranno sicuramente a disposizione del pubblico, sperando che abbiamo lo stesso seguito di Gemini. Purtroppo, o grazie a Dio, Gemini è stato dichiarato “capolavoro” da più testate, e dar seguito ad un esordio del genere non è per nulla semplice. Come disse Caparezza Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un’artista”.
–Esempio azzeccatissimo. Come hai vissuto il successo di Gemini? Ormai hai accumulato un numero considerevole di followers e di esibizioni live, come vivi questa situazione?
-Purtroppo, in Italia, non si vive con la musica. O fai cose idiote su basi scontate, o hai alle spalle qualcuno che ti spinge in modo continuo o diventi un autore di “ultranicchia” che viene seguito da chi tiene alla tua musica e\o da chi riesci sentimentalmente a reggiungere con le interpretazioni dei tuoi brani. A me piace essere ascoltato, mi piace che le persone si confrontino con me e adoro collaborare con altri artisti per creare atmosfere che, da solo, non riuscirei mai a creare. Ovviamente un ringraziamento a chi mi segue non è mai scontato.
–Visto questo tuo sfogo velato, che ne pensi di come viene estita la musica emergente in Italia?
-Oddio lo sfogo non era molto velato, comunque penso che sia gestita malissimo. Viviamo in un’epoca di musica e testi scontati, dove chi ha realmente qualcosa da dire o da raccontare viene messo da parte facendo spazio ai soliti quattro che non dicono altro che “sole, cuore, amore, mare”. Tengo a precisare che queste sono solo mie idee, che non mi ritengo nessuno per poter criticare altri. Sono certo che la mia musica piace ad alcune persone, ma, come già avevo detto mesi fa durante un’altra intervista,a me, come a molti altri artisti della scena underground, piace suonare. Punto. Non mi interessa stare su grandi palchi, su pedane o in mezzo ad una piazza per eventi di beneficenza. Mi interessa dire ciò che voglio e ciò che sento, poi se le persone apprezzano ne sono solo che felice.
-Grazie, ottima risposta. Riguardo quello che dicevi prima, continuerai la collaborazione con altri musicisti ed altre band?
-Senza ombra di dubbio. Collaborare con altri musicisti è la base che serve per creare qualcosa che da soli non si può fare. Come, del resto, ogni brano inedito lo registrerò, come Gemini, al TheLab di Valerio Cascone. Avere un fonico\producer che, essendo anche uno straordinario musicista, ti può consigliare quei piccoli cambiamenti che rendono un buon brano in una bellissima canzone, è una delle fortune più grandi che un musicista possa avere. Per il resto ho recentemente registrato un brano col mio amico Fred Jäinen per il suo prossimo EP, collaborerò live ed in studio con altre band e sicuramente non mancheranno i miei amati Lady Reaper nel prossimo album.
-Questa notizia mi rende felicissima, spero in un altro brano come Staring through another room, e penso di non essere la sola a sperarlo. Con loro lavori bene? Ormai sono anni che collaborate.
-I Lady Reaper sono, ormai, dei fratelli. Siamo innanzitutto amici, passiamo giornate, serate e nottate insieme. Comporre e suonare con loro è quasi una conseguenza automatica. Sono in continua ascesa e spero il meglio per loro, come anche per gli altri gruppi con i quali ho collaborato, o collaboro tutt’ora con alcuni membri, ad esempio Sküll Jack, Ozaena, Ilios e lo stesso Fred Jäinen.
-Sono molto curiosa riguardo queste collaborazioni. Come avvengono?
-E’ più semplice a farsi che a dirsi. Se ho un brano al quale manca qualcosa, e rispetta un genere o un’ “intenzione” che mi ricorda un amico musicista, lo chiamo e gli dico “Senti. Ti piace? Ci vuoi fare qualcosa? Vieni in sala e fai come ti pare”. Mi fido dei miei amici musicisti, gli faccio sentire la base e poi hanno carta bianca.
-Molto interessante. Che mi dici dei concerti che hai fatto? Ce ne sta qualcuno che ti è rimasto particolarmente nel cuore?
-Indubbiamente il concerto al Sinister Noise del 29 Aprile. Ho condiviso il palco con gli Sküll Jack ed i Lady Reaper, più di cento persone presenti. E’ stata una serata incredibile ed indimenticabile. Poi ci fu anche il concerto all’UnderGRA, presso il Festival Anime di Carta, che venne organizzato per le vittime del terremoto di Amatrice da Emanuela Petroni. Anche quel concerto lo porterò sempre nel cuore, per evidenti motivazioni.
-Ci sono altre persone che collaborano attivamente alla creazione della tua musica?
-Certo, a partire dalla mia famiglia, dalla mia ragazza, Francesca Romana Pistolesi, che ha suonato il pianoforte in Gemini III, Riccardo Fischetti, che ha suonato in Gemini II, la mia fotografa, Ludovica Paolillo, e poi, semplicemente tutte le persone che interagiscono con me, ogni persona è di ispirazione.
-Ti ringrazio di tutto. C’è qualche persona che vorresti ringraziare?
-Tutti coloro che ho nominato durante questa intervista, tutte le persone che mi seguono attivamente o meno e tutti i soci del FullMoon Club, luogo di arte e condivisione, senza il quale, quasi sicuramente, ora non sarei qui a rispondere a queste domande.
-Grazie ancora. Ti auguro il meglio.
-Grazie per la bellissima intervista. A presto.
Articolo e intervista a cura di Silvana Antonozzi