CIADD NEWS 24... in diretta RADIO e TV
“Amo che Madame Bovary sia una storiella come tante. Lo amo
perché, grazie a Flaubert, una storiella come tante è diventata una
delle storie più importanti della mia vita. Emma Bovary è diventata
una delle persone più importanti della mia vita.” Antonella Lattanzi
Un’ affermazione di Antonella Lattanzi che ben sintetizza il suo rapporto emozionale con
il capolavoro di Flaubert, ma anche la sua capacità di leggerlo e rileggerlo non solo
criticamente, non solo nei suoi voli narrativi ma anche nel significato più emotivo
emozionale e passionale.
Più che un libro è un viaggio nel cuore della scrittrice e tra le pagine di un capolavoro
senza tempo che diventa mille altri libri e trasmette innumerevoli emozioni quelle che
domani martedì ’11 marzo ore 16.30 nell’ambito dei Martedì Letterari illustrerà Antonella
Lattanzi, una delle più grandi scrittrici italiane contemporanee. Lo farà parlando del suo
romanzo:” Capire il cuore altrui. Emma, Flaubert e altre ossessioni “(HarperCollins)
Partecipa la prof.ssa Stefania Sandra, docente del Liceo Cassini. Musica e letture con gli
studenti del Liceo Cassini di Sanremo. Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti
disponibili.
Capire il cuore altrui rivela ancora una volta il talento di Lattanzi, la sua scrittura ipnotica,
emozionante ed esatta, capace di indagare come solo la grande letteratura sa fare gli
abissi e le vette dell’animo umano.
“Sapete chi è il desiderio in persona? Emma Bovary, nata Rouault, unica figlia di papà
Rouault. Emma che è stata in collegio dalle suore, ma per il resto del tempo ha sempre
vissuto nella fattoria con suo padre, e che sposa Charles e va a vivere con lui a Tostes,
pensando che adesso, finalmente, cominci la vita. E invece la vita non comincia mai. Non
siamo tutti così? Non siamo tutti convinti che il meglio debba ancora venire?… Cosa
succede quando ci accorgiamo che la vita non comincerà mai, o che abbiamo perso il
momento in cui abbiamo vissuto davvero?”
Viziata, egoista, capricciosa, indolente, arrivista. Oppure: paladina del Desiderio, la
pulsione fondamentale che muove ogni essere umano, che in lei è totalizzante al punto da
guidare ogni sua azione, dalle relazioni amorose al suicidio finale. Di tutte le eroine della
letteratura poche sono in grado di dividere il parere dei lettori quanto Emma Bovary.
Antonella Lattanzi, una delle più grandi scrittrici italiane contemporanee, si è innamorata di
Emma. Più di una volta, a ogni rilettura del capolavoro di Flaubert, in periodi diversi, e
sempre cruciali, della sua vita. Madame Bovary è il libro del suo cuore, ed Emma per lei
quasi un’ossessione. Lo stesso desiderio inestinguibile che muove Emma, Lattanzi lo
sente come proprio, tanto da farle pensare se non “Madame Bovary sono io” almeno
“Emma è mia sorella”. Seguendo il filo di questa affinità elettiva, Lattanzi, con il suo stile
appassionato ed elegante, ci conduce in un viaggio nella psiche dell’eroina flaubertiana,
un viaggio in cui la sua vita e quella immaginaria del personaggio si intrecciano,
mostrandoci come l’opera e l’ossessiva cura di Flaubert per la scrittura illuminino un
percorso che riguarda altri libri, film, canzoni, da Anna Karenina al documentario Deep
Water, da Sotto il vulcano di Malcolm Lowry a Beppe Fenoglio.
Antonella Lattanzi è nata a Bari nel 1979. Vive a Roma. Devozione (Einaudi Stile libero,
2010) è il suo primo romanzo, seguito da Prima che tu mi tradisca (entrambi per Einaudi).
Ha collaborato al programma Tv Le invasioni barbariche, mentre per il cinema ha scritto le
sceneggiature di Fiore (di Claudio Giovannesi). Per Mondadori è autrice di Una storia nera
(2017). Tra gli altri titoli, Questo giorno che incombe (Harper Collins, 2021), Cose che non
si raccontano (Einaudi, 2023), incluso nella dozzina finalista del Premio Strega 2024.
Il prossimo appuntamento è per martedì 18 marzo 2025 ore 16.30 si terrà l’Incontro con
Eshkol Nevo. Presenta il libro.” La simmetria dei desideri” (Feltrinelli).Collabora la
prof.ssa Francesca Rotta Gentile. Partecipa il prof. Walter Scavello. Traduzione a cura di
Sarah Cuminetti.