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UN POMERIGGIO DI URGENZA CREATIVA E UN BRANO CHE PARLA A UNA GENERAZIONE IN CERCA DELLA PROPRIA VOCE

DiPaul Polidori

Gen 10, 2025

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Un brano registrato in un solo pomeriggio, frutto di un’urgenza creativa inarrestabile: “Gabbia Toracica” è il nuovo capitolo della carriera di Jamie, giovane promessa della scena pop-punk italiana, prodotto da Moka (co-producer dei La Sad insieme a Theø). Secondo singolo nato dalla collaborazione con Moka e ideale continuazione di “Crollo Nevrotico”, questo progetto rappresenta una tappa cruciale per Jamie: in equilibrio tra influenze contemporanee ed echi di pop-punk dei primi anni 2000, arricchisce il suo percorso artistico e ne ridefinisce la visione musicale.

Ascolta su Spotify.

Realizzato tra le Marche, terra natale di Jamie, e Torino, fulcro di questa sinergia, “Gabbia Toracica” si presenta come una lettera aperta sul dualismo tra amore e dolore. Jamie racconta un sentimento viscerale e tormentato, accompagnato da chitarre dinamiche dal timbro graffiante, linee melodiche avvolgenti e una ritmica che fonde la delicatezza delle ballad con la carica del pop-punk. Le parole del ritornello, «Niente passa, ho un dolore e non so cos’è, che mi brucia dentro alla gabbia toracica», rappresentano il pilastro dell’intera traccia: un confronto con emozioni irrisolte e il bisogno di elaborarle per voltare finalmente pagina.

Dietro “Gabbia Toracica” si cela una narrazione personale ma condivisibile, che affonda le radici nel vissuto di Jamie. Il brano non parla solo di amore romantico, ma si intreccia con il dolore straziante per la perdita della sorella, brillante ed impegnata attivista che si è tolta la vita nell’aprile del 2021. Questo tragico evento ha segnato profondamente l’artista, plasmando la sua musica e rendendola un tributo al coraggio di affrontare la sofferenza, dandole un senso, un significato: uno strumento di catarsi e condivisione.

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«L’amore non è una prigione – spiega Jamie –, ma spesso ne assume le sembianze. Con “Gabbia Toracica” ho voluto raccontare questo paradosso attraverso la mia esperienza personale. Ho scritto il brano in un periodo particolarmente buio, cercando di dare forma al caos che provavo dentro di me e che mi consumava. Credo che la musica possa essere un rifugio, un modo per sentirsi meno soli, e spero di riuscire a far ritrovare a chi ascolta un frammento della propria storia.»

“Gabbia Toracica” è un mix di elementi classici e moderni, con richiami al pop-punk dei Sum 41 e una sensibilità che parla contestualmente ai nostalgici e alle nuove generazioni. La necessità espressiva che ha portato Jamie a registrare la traccia in un solo pomeriggio si percepisce con immediatezza in ogni dettaglio, in ogni sfumatura: è un pezzo che vive e respira l’autenticità di un momento irripetibile.

Oltre a rappresentare un capitolo fondamentale della carriera di Jamie, “Gabbia Toracica” punta a collegare passato e presente, costruendo un ponte tra chi ha vissuto l’età d’oro del pop-punk e chi lo scopre per la prima volta oggi.

“Gabbia Toracica” non è solo il titolo di una canzone, ma un frammento di vita trasformato in musica, un’immagine che custodisce il peso delle emozioni e la forza necessaria per affrontarle. Jamie porterà questo racconto in tour, con performance che trasformeranno il palco in uno spazio di riflessione e condivisione, dove le emozioni trovano finalmente la loro voce.

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Biografia.
Jamie, pseudonimo di Aziz Gazzella, è un rapper marchigiano classe 2002. Si avvicina alla musica fin da piccolo, grazie alla passione per la danza della madre e per il pianoforte del padre, che lo lascia però solo con la mamma all’età di undici anni. Durante l’adolescenza, scrive i suoi primi testi inediti, senza accompagnarli da alcuna base, che gli consentono però di farsi notare, spopolando sotto forma di post su Tumblr ed Instagram tramite un nickname anonimo. All’età di 16 anni registra la sua prima vera e propria canzone, senza mai pubblicare nulla fino alla tragica e prematura scomparsa della sorella, sensibile e brillante attivista contro la stigmatizzazione dei disturbi mentali, che si tolse la vita a soli 26 anni, nell’Aprile del 2021. Le prime release di Jamie presentano tratti emo-trap, ma con il passare del tempo vengono influenzate dal pop punk d’Oltreoceano, grazie agli ascolti dell’artista di icone come Machine Gun Kelly, Lil Peep, Juice WRLD ed altri grandi nomi della scena USA. Nel suo percorso artistico, collabora con xDiemondx e Venz e nel 2022 rilascia il suo primo EP, “Legami”, un concept project capace di racchiudere in sole 7 tracce le più importanti relazioni e connessioni umane di ciascun individuo e di cui titolo e copertina sono dedicati alla sorella. Collabora con alcuni artisti noti nel genere come Ethos, Venz, Elteep e xDiemondx, e con producer di successo come Thierry Piloni, in brani volti ad aiutare se stesso in primis e sperando così di poter contribuire anche al sostegno del prossimo, cercando di trasmettere, tramite la scoperta dei propri demoni, l’amore per se stessi a chi lo ascolta. Quella di Jamie è una vera e propria missione, capace di intrecciare la sua indomita urgenza espressiva al preziosissimo lascito della sorella maggiore, che si pone di scuotere e svegliare le coscienze, attraverso la musica, su tematiche appartenenti alla sfera emotiva e alle molteplici fragilità che connotano l’universo psichico di tutti noi, tracciando un percorso discografico in grado di lasciare il segno, oltre ogni parola, oltre ogni etichetta di genere e stile. Jamie è considerato parte di una nuova ondata di artisti che stanno riportando in auge il punk in Italia, miscelando spesso elementi di trap e rap per creare un suono distintivo e contemporaneo. Nel 2024, si esibisce in apertura per il rapper Medy e per Rose Villain, oltre a partecipare come ospite in teatri per eventi benefici volti a sensibilizzare il pubblico sulla salute mentale. Nel mentre, lavora al suo nuovo album insieme a Moka, chitarrista e co-produttore Multi-Platino per i La Sad, Jack Out e numerosi artisti emergenti di spicco nella scena Emo-Trap/Punk italiana, dopo aver già contribuito a progetti di artisti come VillaBanks, Gemitaiz e Tony Boy.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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