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Una settimana all’insegna dell’arte teatrale sul palcoscenico del Teatro Di Documenti: dal 22 al 26
maggio, nel cuore del Testaccio, in scena reading, concerti e spettacoli di prosa.
Mercoledì 22 maggio alle 19.30 in scena “Le galline pensierose” di Luigi Malerba, lette da
Valerio Corzani e musicate dall’ensemble La Lusignuola (Erica Scherl, Lorenzo Marquez,
Olena Kurkina), un trio specializzato nel repertorio barocco.
Chiacchierano, studiano, pensano, riflettono con i loro giochi di parole, i salti logici, gli slittamenti
cronologici di storie molto brevi. Brevi anche perché le galline – lo ricorda un famoso refrain di una
canzone di Cochi e Renato – hanno una memoria molto corta.
Sono «Le galline pensierose», di Luigi Malerba, protagoniste di surreali avventure del pensiero,
condensate in quello che potrebbe anche essere un singolare vademecum filosofico. In perfetto
equilibrio tra umorismo e vocazione al nonsense, “Le galline pensierose” è un geniale catalogo di
amenità dello scrittore scomparso nel 2008. Un magnifico libello che uscì una prima volta nel 1980,
con l’avallo di Calvino: “Per Malerba osservare le galline vuol dire esplorare l’animo umano nei
suoi inesauribili aspetti gallinacei”. Il repertorio del Seicento italiano costituisce la colonna sonora
ideale per questo testo, grazie alla fantasia e alle bizzarrie che i compositori dell’epoca, liberi di
sperimentare senza costrizioni formali, esplorano con grande freschezza ed inventiva.
Alle spalle del quartetto in scena, le immagini di un pollaio (un vero pollaio di campagna in Alta
Romagna) che certificano la paciosa surplace biografica e l’inesausta attività quotidiana di questa
specie di uccelli appartenente alla famiglia dei fasianidi.
Un reading esilarante, con una leggiadra colonna sonora e un’immersione nel mondo parallelo del
pollame che naturalmente è anche un modo per ricordare all’essere umano il lato ridicolo delle cose,
spingerlo a capovolgere l’ottica usuale e a rifuggire dalla morsa dei conformismi quotidiani.
Venerdì 24 maggio alle 21 in scena “Fonti”, progetto a metà tra recital e live electronics,
reading e concerto, che inaugura le attività dal vivo del collettivo romano Alta Gola.
“Fonti” è un percorso multidisciplinare tra poesia, canto e musica elettronica, a partire da alcune
delle pagine più importanti dell’epica latina (l’Eneide di Virgilio, il De rerum natura di Lucrezio e la
Pharsalia di Lucano) e greca (l’Iliade e l’Odissea), che ne testimonia la viva contemporaneità,
mettendo in scena le infinite possibilità espressive ed evocative della parola. Una parola intesa
come gesto, traccia, dono, in una catena idealmente infinita che lega l’umanità di ieri all’umanità di
domani.
«È il crepuscolo del mondo» e il tempo sembra essersi fermato. In uno spazio sospeso, intangibile
eppure fisico, due figure, anch’esse tanto corporee quanto simboliche, si ritrovano a condividere e a
evocare una storia di appartenenze e separazioni, ritorni e fratture, testimoni di un’umanità che è al
contempo appena nata e a un passo dalla fine. Un viaggio, il loro, che si specchia nel destino di due
tra le più celebri coppie del mito (Achille e Patroclo, Enea e Creusa), fino a rivelarsi nient’altro che
un ritorno. Fino a scoprire e a far scoprire che non c’è nulla di più futuro dell’origine.
Sabato 25 alle 20.45 e domenica 26 maggio alle 17.45 in scena “Hide Behind” di Priscilla
Menin e Giordano Luci, regia di Giordano Luci.
Liberamente ispirato al commento di Italo Calvino alla poesia di Eugenio Montale “Forse un
mattino andando in un‘aria di vetro”, Hide Behind è il Dio venerato da una piccola comunità, che
osserva questo culto tramandato di generazione in generazione.
I suoi membri seguono pedissequamente regole molto rigide, prima fra tutte il divieto assoluto di
voltarsi indietro – pena l‘esilio, violenza psicologica e punizioni corporali. Il gran sacerdote –
fanatico e cattivo – vuole attuare la teocrazia senza scrupoli. Il suo animo è tormentato da “demoni
oscuri” che egli riesce a controllare solo venerando l‘Hide Behind. Agata, Amilcare e Radamanto
vedono incrinarsi le certezze della loro fede nel momento in cui la loro amica d‘infanzia Clizia,
esiliata dalla comunità quando erano tutti ancora bambini, ritorna. Ogni falso equilibrio andrà
rompendosi, fino al punto di tingersi di sangue. Ma proprio quando crederanno di essere finalmente
liberi, l‘Hide Behind si manifesterà in tutta la sua magnificenza svelando il suo vero volto.
Hide Behind è una raccapricciante parafrasi della società moderna, un voler andare a gamba tesa “in
mezzo agli uomini che non si voltano”.
Lo spettacolo è intarsiato di installazioni musico–teatrali oniriche. La scenografia minimalista
richiama un ambiente di culto e il pianista si erige su un organo dal quale condiziona tramite la
musica le emozioni dei personaggi. Al centro, un trono di culto. Il gioco di luci è creatore delle
atmosfere e degli stati emozionali.
“Le galline pensierose” – mercoledì 22 maggio ore 19.30
Biglietto 25 euro – tessera 3 euro
Studenti ed insegnanti di musica biglietto 15 euro – tessera 3 euro
ragazzi sotto i 14 anni biglietto 12 euro
“Fonti” – venerdì 24 maggio ore 21
Biglietto 10 euro + 3 euro di tessera
“Hide Behind” – sabato 25 maggio ore 20.45 / domenica 26 maggio ore 17.45
Biglietto 12 euro + 3 euro tessera
Teatro di Documenti
Via Nicola Zabaglia, 42
00153 Roma
tel. 06/ 45548578
cell. 328/8475891
teatrodidocumenti@libero.it
http://www.teatrodidocumenti.it/