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Divertimento e suspense con l’aggiunta dell’arte della deduzione. Indagini mozzafiato,
colpi di scena e un epilogo davvero sorprendente: in un vertiginoso e inimitabile
intreccio di generi è in arrivo al Teatro Ciak di Roma una delle più famose peripezie
del mitico e incontrastato principe dei detective, SHERLOCK HOLMES – La valle
della paura di Sir Arthur Conan Doyle. Una nuova avventura firmata Stabile del
Giallo, in scena da sabato 3 a domenica 25 febbraio, che vedrà sul palco veri e
propri veterani del genere noir: Paolo Romano e Guido Targetti, rispettivamente nei
panni di Sherlock e Watson e ancora Linda Manganelli, Mauro Santopietro, Enrico
Ottaviano, Marco Blanchi, Francesco Maccarinelli e Andrea Ruggieri.
L’ adattamento teatrale è di Michele Montemagno, la regia è di Anna Masullo.
La valle della paura è il quarto e ultimo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle con
protagonista Sherlock Holmes. Un viaggio attraverso la Londra vittoriana che
approderà poi nell’America dei pionieri e dei gangster e vedrà l’evolversi di amori
travagliati, riunioni di logge massoniche, e in cui il pubblico si troverà ad essere
spettatore di omicidi inesplicabili. Come sempre al fianco dell’investigatore di Baker
Street non mancherà l’inseparabile collaboratore Dottor Watson. Un caso che travalica
i confini del tempo, dove incombe la presenza minacciosa di un’organizzazione
criminale di dimensioni internazionali, il cui spettro è incarnato dal “Napoleone del
crimine”, Professor Moriarty.
Pochi sanno che questo romanzo di Doyle è basato sulla vera storia dei “Molly
Maguires”, società segreta attiva negli Stati Uniti nello Stato della Pennsylvania tra la
fine della guerra di secessione e gli anni 1876−1878, quando una serie di arresti e
condanne pose fine all’esistenza dell’organizzazione. Il gruppo si rese colpevole di una
serie di attentati, omicidi e sabotaggi compiuti ai danni delle forze dell’ordine e dei
proprietari delle miniere.
Scene Fabiana Di Marco, Musiche Alessandro Molinari, Costumi Valentina
Bazzucchi, Disegno Luci Marco Catalucci, Coreografie Giovanna Gallorini, Capo
Costruzioni Diego Caccavallo, Macchinista Salvatore Salerno, Aiuto regia Vito
Molinari, Aiuto scenografo Daniel Falappa, Sartoria Lab Costume, Foto e
Locandina Diego Buonanno, Ufficio Stampa Alessia Ecora.