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LUCIANO DAMIANI 1923-2023100 ANNI DI TEATRO MOSTRA-SPETTACOLO

DiPaul Polidori

Dic 14, 2023

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TEATRO DI DOCUMENTI
via nicola zabaglia 42 – 00153 roma

www.teatrodidocumenti.it – teatrodidocumenti@libero.it

328.8475891 – 06.45548578
dal 9 al 19 dicembre 2023

sabato 9, giovedì 14, venerdì 15, sabato 16, martedì 19 ore 20.45 – domenica 10 e 17 dicembre ore 18

idea artistica, cura della mostra e guida Carla Ceravolo
allestimento Carla Ceravolo e Paolo Orlandelli

interventi recitati e cantati

selezione drammaturgica e musicale e regia Paolo Orlandelli
con Giuseppe Coppola, Cristina Maccà, Federica Raja, Mauro Toscanelli

musica dal vivo Fabio Fornaciari

Nel centenario della nascita di Luciano Damiani, un evento imperdibile per incontrare uno degli
artisti teatrali più innovativi di tutti i tempi.
Pittore e disegnatore, poi scenografo, costumista, regista, architetto e costruttore di teatri, Luciano
Damiani nasce a Bologna nel 1923. Dapprima artista visivo, inizia a creare le sue prime scenografie
al Teatro la Soffitta dove Sandro Bolchi cura le regia, ma è presto richiamato da Paolo Grassi, che
rimarrà sempre un suo grande ammiratore, al Piccolo Teatro di Milano, dove con Strehler forma il
binomio teatrale più fecondo del teatro del Novecento. I teatri di prosa e lirici gli aprono le porte.
Numerosi gli spettacoli che porterà in scena al Teatro alla Scala che, nel 1990, gli dedica una grande
mostra. I suoi bozzetti verranno poi esposti al Louvre, ai Magazzini del Porto di Salonicco, capitale
europea della Cultura, all’Accademia di Brera, all’Accademia di Francia e a Villa Pamphilj a Roma.
All’apice del successo, Damiani dopo aver lavorato nei più importanti teatri d’Europa, sceglie di
creare il suo teatro, nascerà così il Teatro di Documenti, spazio unico al mondo, segno tangibile
delle sue idee sul teatro maturate in una vita. Qui Damiani, fino al 2007, anno della scomparsa,
svilupperà una personalissima ricerca sulla messinscena, sulla parola teatrale e sull’attore.
Carla Ceravolo, direttore artistico del Teatro di Documenti dopo Damiani, e che per oltre
vent’anni ha lavorato con lui anche al completamento del Teatro, ha ideato un allestimento
che attraversa l’intera opera dell’artista.
Paolo Orlandelli ha curato la regia e ha creato una partitura drammaturgica e musicale che
richiama le opere in esposizione interpretata dagli attori Giuseppe Coppola, Cristina Maccà,
Mauro Toscanelli e dalla cantante Federica Raja, con la musica dal vivo di Fabio Fornaciari.
“Accoglierò personalmente gli spettatori e li guiderò nel percorso della mostra per far loro
scoprire l’evoluzione artistica di Damiani, dai bozzetti, straordinarie opere d’arte prima che
strumenti di lavoro, alla creazione totale del Teatro di Documenti che il pubblico percorrerà
interamente. La decisiva rivoluzione artistica di Damiani è quella di strappare la scenografia
dalla sudditanza della regia e di farla trionfare come strumento autonomo di lettura dell’opera da
portare in scena. Voglio precisare che l’obiettivo che ci siamo posti non è puramente celebrativo,
non si limita a un omaggio doveroso e affettuoso, ma si prefigge di accompagnare il pubblico nel
processo di creazione di un artista, di avvicinarlo alle sue scoperte, di descriverne l’evoluzione e il

metodo di lavoro contestualizzati in quell’epoca storica che coincide con la vita stessa dell’artista,
un ampio squarcio del Novecento segnato da guerre, ricostruzioni, e da un rinnovamento, in
campo teatrale mai visto prima, a cui Damiani ha dato un contributo di primo piano”. Carla
Ceravolo
Luciano Damiani, nato a Bologna nel 1923, è riconosciuto come il più importante scenografo del
secolo scorso. Allievo amatissimo di Giorgio Morandi, si è avvicinato al teatro progettando le
prime scenografie al Centro Universitario Teatrale di Bologna, e poi alla Soffitta con Sandro
Bolchi regista. Ha disegnato le scene degli spettacoli che hanno rivoluzionato il teatro italiano nel
dopoguerra, traghettandolo da codici naturalistici a visioni astratte ricche di poesia. Richiamato
giovanissimo al Piccolo Teatro di Milano, dove con Strehler ha formato il binomio artistico più
decisivo per il rinnovamento del teatro, ha lavorato come scenografo e costumista con Ronconi,
Squarzina, Jean Vilar, Peter Palitzsch, Roger Planchon… Molto attivo anche nel teatro d’opera e
nel balletto, in particolare presso il Teatro alla Scala che nel 1990 decide di allestire una mostra di
suoi bozzetti.
Come regista sperimenterà una sua ricerca personalissima sulla parola teatrale e sull’attore, dando
due interpreti a ogni personaggio e scomponendo e ricomponendo le battute teatrali.
Damiani disponendo unicamente della sua forza (intellettuale, fisica ed economica) ha ideato e
materialmente costruito il Teatro di Documenti che si trova a Roma nel quartiere di Testaccio, un
esempio unico e originale di architettura teatrale, sintesi concreta di una concezione sul senso del
Teatro maturata nel corso di una vita.

biglietti intero € 15, ridotto € 12, tessera € 3
visite riservate alle scuole su prenotazione

info e prenotazioni: teatrodidocumenti@libero.it – 328.8475891 – 06.45548578

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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